ciclo o ciclo mestruale

Ciclo o ciclo mestruale: usiamo le parole giuste

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Quante volte hai sentito dire o hai detto queste frasi, riferendoti alle mestruazioni? È la normalità sentire ragazze e donne riferirsi con eufemismi come ciclo alle mestruazioni, e di conseguenza gli uomini le seguono a ruota (quando hanno il coraggio di parlarne)!

Come saprai se hai seguito un po’ dei miei contenuti, però, il potere delle parole nel linguaggio comune è immenso.
Le parole non sono semplici strumenti di comunicazione, ma veicoli di significato che influenzano profondamente il nostro modo di percepire il mondo e noi stessi.

Questo concetto si applica a tutte le aree della vita, ma per gli argomenti definiti tabù, come le malattie, la morte, e la sessualità, è particolarmente vero. Ed è questo uno dei concetti che porto avanti con fierezza in Orme di Luna, in cui trasmetto agli allievi le mie conoscenze riguardo al linguaggio e alla ciclicità, oltre al coaching.

Anche se è spesso ammantato di paura e vergogna, il ciclo mestruale è un evento naturale, una parte fondamentale della vita di ogni donna, che merita di essere affrontato con parole appropriate e rispettose.

Definire il ciclo: perché le parole contano

Spesso, il termine ciclo viene utilizzato in modo errato: il ciclo è il periodo di circa 28 giorni che va dal primo giorno di mestruazioni al giorno prima della mestruazione successiva, ma molte persone usano questo termine per riferirsi alle mestruazioni.

Appiattire le parole in questo modo, per quanto ad alcuni possa sembrare più educato e rispettoso, rende ancora più difficile alle donne comprendere le trasformazioni del proprio corpo durante le fasi del ciclo, per un semplice motivo: non sanno di averne!

La tendenza comune, infatti, è quella di sbuffare (se non soffrire, ma i dolori mestruali non devono essere la normalità!) per i giorni in cui ci sono perdite di sangue e vivere inconsapevolmente gli altri, senza prestare attenzione ai cambiamenti ormonali che avvengono.

ciclo o ciclo mestruale

La reticenza nel parlare delle mestruazioni

Ma perché c’è tutta questa reticenza nel nominare un evento così naturale?

Le mestruazioni sono state per secoli circondate da tabù e superstizioni. Molte culture hanno considerato le mestruazioni come un evento impuro o debole, portando a un silenzio diffuso e a una mancata educazione su questo tema.

Questo retaggio culturale ha creato una barriera tra le donne e la loro ciclicità, rendendo difficile parlare apertamente di un aspetto così fondamentale della vita femminile.

Il silenzio che circonda il ciclo mestruale ha conseguenze profonde, sia a livello individuale che sociale. La mancanza di dialogo può alimentare sentimenti di vergogna e inadeguatezza, specialmente tra le ragazze alla prima mestruazione, che stanno scoprendo il proprio corpo.

È proprio come la figura di Voldemort in Harry Potter: la paura del nome non fa che aumentare la paura della cosa stessa. Senza un linguaggio chiaro e aperto, le mestruazioni diventano un argomento scomodo, quasi proibito, che può influenzare negativamente l’autostima e la percezione di sé.

Il ciclo mestruale: conoscerlo per capirlo

Ma cosa succede esattamente durante il ciclo mestruale?
Si tratta di un processo complesso e affascinante, che riflette l’incredibile sincronia tra diversi sistemi del corpo femminile.

A livello fisico, è regolato da una serie di cambiamenti che si susseguono in circa 28 giorni, suddivisi in quattro fasi principali:

  • fase mestruale. L’endometrio, ossia il rivestimento dell’utero, si sfalda e viene espulso dal corpo attraverso il sangue mestruale. Questo avviene a causa della diminuzione dei livelli di estrogeni e progesterone, gli ormoni che avevano sostenuto la crescita dell’endometrio nel ciclo precedente;
  • fase follicolare. L’ormone follicolo-stimolante (FSH) stimola le ovaie a sviluppare follicoli, ciascuno dei quali contiene un ovulo immaturo. In questa fase, l’aumento graduale degli estrogeni favorisce la ricostruzione dell’endometrio, preparando l’utero per un’eventuale gravidanza;
  • ovulazione. Avviene a metà ciclo, circa 14 giorni prima della successiva mestruazione. Un picco di ormone luteinizzante (LH) provoca la rottura del follicolo più maturo e il rilascio dell’ovulo, che viaggia attraverso la tuba di Falloppio verso l’utero. Questo è il periodo di massima fertilità;
  • fase luteale. Il follicolo che ha rilasciato l’ovulo si trasforma nel corpo luteo, che produce progesterone. Questo ormone ispessisce ulteriormente l’endometrio per accogliere un eventuale embrione. Se la fecondazione non avviene, il corpo luteo degenera, i livelli di progesterone e estrogeni calano, e il ciclo ricomincia con la mestruazione.

A livello ormonale, il ciclo mestruale è governato da un delicato equilibrio tra estrogeni, progesterone, LH e FSH, che lavorano in armonia per orchestrare le diverse fasi. Qualsiasi squilibrio in questi ormoni può influenzare la regolarità del ciclo e la qualità della vita.

Dal punto di vista emotivo, le fluttuazioni ormonali possono avere un impatto significativo sull’umore e sul benessere psicologico. Ogni donna sperimenta sensazioni diverse durante ogni fase, e proprio la consapevolezza e la gestione di questi cambiamenti possono aiutare a vivere la ciclicità in modo più sereno e positivo.

Come scoprire le nostre caratteristiche in ogni fase? Imparando a mappare il proprio ciclo.

Il ruolo delle parole nell’accettazione di sé

Tendiamo a dare pochissima importanza alle parole, perché alla fine dai… sono solo parole, no?

Anch’io per molto tempo ne sono stata convinta, e mi sono dovuta ricredere quando ho scoperto l’impatto enorme che aveva il mio dialogo interiore sulla mia autostima.
Da quel momento, la mia vita è cambiata, ed è la stessa cosa che mi riferiscono i miei allievi, dopo aver frequentato l’Accademia.

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L’influenza del linguaggio sull’autostima

Le parole che scegliamo di utilizzare per descrivere il ciclo mestruale influenzano direttamente la nostra percezione di noi stesse o delle donne che ci circondano.

Un linguaggio positivo e rispettoso può rafforzare l’autostima e promuovere una visione più serena della propria ciclicità, che spesso è vissuta in modo conflittuale.

I termini vaghi e stigmatizzanti a cui siamo abituati, invece, per quanto possano apparire più educati, possono alimentare il disagio e il senso di inadeguatezza. Credimi: la parola mestruazioni non ha nulla di maleducato, né offensivo!

Coaching e linguaggio positivo

Il coaching può essere molto utile per promuovere un linguaggio positivo riguardo alla tematica della ciclicità femminile.

Attraverso le tecniche di coaching, è possibile facilitare le donne nel riformulare il proprio linguaggio interno ed esterno, per adottare parole che promuovano l’accettazione e la celebrazione della propria ciclicità.

Questo approccio non solo migliora la relazione con il proprio corpo, ma contribuisce anche a creare una cultura del rispetto e della consapevolezza, anche tra gli uomini.

Differenza tra ciclo e mestruazioni

Le parole hanno un potere enorme. Usare i termini giusti per parlare del ciclo mestruale è un atto di rispetto e di consapevolezza.

Non si tratta di essere grammar nazi o troppo precisi, ma di promuovere una cultura del rispetto e dell’accettazione, anche in relazione al tanto temuto flusso mestruale.

Parlando apertamente del ciclo mestruale, senza ricorrere a eufemismi o stigmi, contribuisci a creare un mondo in cui le mestruazioni siano viste per quello che sono: un evento naturale, una parte normale e sana della vita femminile.

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